Posts written by Benny FCIM 1908

Dopo il favore che l’Inter ha fatto ai bianconeri domenica sera, sconfiggendo il Milan e consegnando lo scudetto a Torino, i nerazzurri e i suoi tifosi non intendono dare altri vantaggi alla Juventus. La prova arriva da Malo in provincia di Vicenza, dove il sindaco, Antonio Antoniazzi, interista storico, ha “sfrattato” il club della rivale storica dal palazzo che raccoglie tutte le associazioni del paese. In effetti il palazzo Zanini, edificio che ospita molti gruppi, è inagibile in alcune aree a causa delle infiltrazioni d’acqua e necessita di lavori. La decisione che fa pensare male è che, mentre tutte le altre associazioni hanno avuto altri spazi comunali per riunirsi, il club Juventus dovrà arrangiarsi fino alla fine dei lavori.

Gianluigi Roman, presidente del fan club, non ne fa un dramma, anche se non nasconde qualche sospetto: “Bene ha fatto il sindaco a premunirsi e chiudere per motivi di sicurezza. Adesso che siamo a fine stagione per noi è tutto più facile, perché ci riuniremo sì, ma con meno frequenza e comunque ho trovato personalmente una sede temporanea, perchè il comune non ci ha detto nulla. Quello che mi chiedo è: perchè ha deciso di approvare il progetto subito dopo i nostri festeggiamenti di domenica? Perchè non abbiamo avuto lo stesso trattamento rispetto le altre associazioni?“, ha dichiarato al Giornale di Vicenza.

Arrivano già i primi messaggi da parte dei giocatori dell'Atletico Mineiro verso Diego Forlan. Ad esporsi è il centrocampista del club brasiliano Bernard, che si dice già convinto del fatto che il Cacha lascerà l'Inter per raggiungerlo a Belo Horizonte: "Non c'è nemmeno bisogno di parlarne. Per quanto ha fatto e continua a fare nel mondo è indiscutibile. Sono sicuro che verrà ad aiutarci e lo farà alla grande".

Lazio: contro l'Inter ne mancheranno nove



Allenamento mattutino per la Lazio e al termine pranzo all’aperto con il tradizionale asado di fine stagione organizzato dagli argentini. Reja è sempre alle prese con l’emergenza. Gli indisponibili sono nove tra i sette infortunati (Alfaro, Brocchi, Hernanes, Matuzalem, Radu, Rocchi e Stankevicius) e i due squalificati (Dias e Marchetti). Scelte quindi obbligate per il tecnico in vista del match di domenica con l’Inter. L’unico dubbio è a centrocampo dove ci sono tre giocatori in lizza per due posti: Gonzalez, Cana e Ledesma. In attacco, invece, dovrebbe partire titolare Klose con Kozak pronto a dargli il cambio

Daniel Bessa alle prese con il bivio nazionale: il giovane fantasista dell'Inter, in possesso di doppio passaporto italiano e brasiliano, è a tutti gli effetti un giocatore convocabile da ambedue le nazionali, al punto che già ha avuto qualche chiamata dalle selezioni giovanili azzurre. Lo ha ricordato lo stesso giocatore della Primavera interista, specificando però: "Sì, l'Italia mi ha chiamato diverse volte, è stata una bella esperienza ma non ho mai avuto l'occasione di scendere in campo con la maglia azzurra". E ora, Bessa non chiude le porte ad una convocazione del Brasile: "Mi piacerebbe tantissimo vestire la maglia verdeoro della Seleçao, ma ad essere sinceri, ancora non ho deciso in quale delle due Nazionali preferirei giocare...".

Intanto Ney Franco, ct dell'Under 20 brasiliana, spiega che anche Bessa, così come Rafinha del Barcellona, è uno degli osservati speciali tra i giocatori esteri eleggibili per la Seleçao: "Lo stiamo osservando da vicino, abbiamo sempre informazioni su di lui dall'Inter. Spesso lo abbiamo inserito nelle liste dei pre-convocati e ha ottime possibilità di convocazione".

Continuano a giungere ulteriori conferme sul verosimile sodalizio tra Ezequiel Lavezzi e l'Inter. Dopo i vari rumors di mercato, le presunte disdette di affitti e le continue panchine in cui l'ha relegato Mazzarri, sembra che il Pocho abbia definitivamente scelto la destinazione nerazzurra. Lo svela Mimmo Malfitano, corrispondente campano per la Gazzetta dello Sport: "Ezequiel Lavezzi ha già fatto intendere che vuole l’Inter. E, dunque, sarà il primo a chiudere il proprio rapporto con De Laurentiis".

"Non si placano le voci su Handanovic nel caso in cui Julio Cesar venga chiamato dal Manchester United". Così la Gazzetta dello Sport in merito al mercato nerazzurro. Secondo la Rosea, la posizione del portiere brasiliano sarebbe ancora in bilico, anche se le ultime prestazioni, il contratto e il feeling trovato con Stramaccioni lasciano intendere che, forse, l'addio sarà ancora rimandato. E Julio Cesar, è bene ribadirlo, resta uno dei migliori portieri al mondo.

Dopo la valanga di deferimenti che ha sconquassato la Serie B e in parte la Lega Pro, si attende i l'vero' disastro. Perché, senza fare torti a nessuno, forse ci si accorgerà delal gravità della situazione solo quando verranno chiamati in causa giocatori e club di Serie A. Per fare questo bisognerà ancora attendere quasi due mesi: solo a cavallo tra fine giugno e inizio luglio, infatti, scatteranno i deferimenti della A, oltre a quelli rimamenti della B. Si attendono le nuove carte dalle procure di Cremona, Bari e Napoli. Deferimenti che certamente riscriveranno la classifica del massimo campionato e, verosimilmente, anche l'ingresso alle coppe europee.

Il settore giovanile nerazzurro, quello che ha prodotto i vari Pandev, Martins, Balotelli, Santon, sino ad arrivare agli attuali Obi, Faraoni e Crisetig, è un serbatoio importante per l’Inter e motivo di soddisfazione per l’intera società, in particolare per l’ad Ernesto Paolillo, vero e proprio fautore del lavoro con i giovani. Giovani che, ancora una volta, stanno dando massicce soddisfazioni come la vittoria da parte della Primavera di Andrea Stramaccioni in NGS, ma anche la conquista del Torneo Arco di Trento da parte degli Allievi A, del San Bonifacio da parte degli Allievi B, della fase italiana della Nike Cup da parte dei Giovanissimi Nazionali, sino a i successi dei Giova. Regionali a Roma, nel torneo Ielasi, concludendo con il successo dei Giova. Regionali B nel torneo di Gallipoli.

Grandi successi che si vanno a sommare ai primi posti in campionato conseguiti da quasi tutte le dieci squadre del vivaio: la Primavera, ora di Daniele Bernazzani, ha centrato il primo posto in Regular Season (e pronta ad affrontare le Final Eight), la Juniores di Sergio Zanetti si gioca la finale contro l’Atalanta. Bene anche le altre formazioni che hanno staccato il Milan (battuto dieci volte su dodici derby) gli Allievi A con un punto su ma con una gara in meno, e pronti a giocarsi le finali. Sicuri del primato gli Allievi B (+12 sul Milan) e Giovanissimi Nazionali (+3 sui rossoneri), oltre ai Giova. Regionali (+6 sul Milan con una gara in meno) e i Giova. Regionali B a più quattro sull’Atalanta. Trionfi anche per le categorie minori, ovvero Esordienti e Pulcini.

Paolillo commenta raggiante: “Siamo davvero soddisfatti, non solo per i verdetti in campo ma anche per il lavoro fatto in questi anni. Tra Serie A e B e abbiamo 41 giocatori provenienti dal nostro settore giovanile. Ciò è la riprova del nostro lavoro sin dalla base, fatto con i migliori tecnici che adoperano le giuste metodologie”. Un lavoro certosino costruito negli anni, che ha portato ai grandi successi del passato, grazie al lavoro di Roberto Samaden, Giuseppe Baresi e Daniele Bernazzani.

Vittorie come gli Scudetti Primavera del 2007 (quello di Balotelli), quello Allievi del 2008, dei Giovanissimi (2006 e 2009) per chiudere con le vittorie nel Viareggio (2008 e 2011), vittorie arrivate grazie a investimenti pari a 5 milioni di euro: “Prendiamo i talenti dalle scuole calcio, li facciamo maturare e a 14 anni li portiamo a Milano. Questo lavoro è merito del nostro osservatore capo Pierluigi Casiraghi, uno che andrebbe clonato per quello che fa. Coltivo il sogno di vedere in prima squadra tanti ragazzi della Primavera. Hanno i mezzi per fare bene”.

L'accordo economico per cinque anni, la volontà di lasciare Napoli, la scelta ferma e decisa: giocare con la maglia dell'Inter. Ormai Ezequiel Lavezzi ha preso la sua decisione, lo scrive La Gazzetta dello Sport in edicola. Il Pocho, tra le tante soluzioni paventate per il suo futuro, predilige assolutamente Milano. Questo perché l'accordo verbale con l'Inter c'è già, perché a Milano lo aspettano gli argentini, perché la compagna Yanina la preferisce alla spenta Manchester. E anche perché Ezequiel, come la sua splendida ragazza, all'Anzhi nel cuore del Daghestan non ha intenzione di andare. Insomma, Lavezzi ha fatto capire al Napoli qual è la sua volontà: l'Inter prima di tutte, poi nel caso le altre scelte. Ma priorità assoluta ai nerazzurri, finché ci saranno spiragli.

Per l'Inter, avere la volontà del Pocho in tasca è un bel vantaggio. La scelta è sostenuta anche da mosse 'silenziose' dell'argentino, dalla villa di Marechiaro fino al posto per lo yacht a Mergellina: tutto in via di disdetta, giurano a Napoli. Sarà vero, forse no, ma la festa di compleanno di ieri sera - in ritardo - con tutti i compagni, ha avuto il sapore di un addio. Alla casa, alla squadra, a Napoli, al Napoli. Lavezzi sa che è giunta l'ora di cambiare, ma sa anche che tra l'Inter e il Napoli l'accordo ancora non c'è.

Non è un mistero - come vi raccontiamo da tempo - che Moratti e De Laurentiis si siano incontrati nei giorni scorsi. Il favore Pandev e tante piccole cose hanno contribuito a creare un rapporto speciale tra i due presidenti. Il DeLa per il suo Pocho chiede i 31 milioni di clausola, l'Inter vuole abbassare il cash con qualche contropartita. Pandev sì, Faraoni no, Obi neanche (l'Inter non lo cede), Pazzini e Ranocchia "si vedrà". Così si sono lasciati i due presidenti, con uno spiraglio - e anche qualcosa di più - aperto a trattare. Perché l'Inter tutti i 31 milioni (e qualcosa in più) non li verserà. In contemporanea, bisognerebbe ragionare sul contratto di Pandev, che con l'Inter ha altri due anni e 7 milioni in cassa e che dovrebbe spalmarli in cinque anni con il Napoli, e tutte le situazioni legate agli altri elementi che passerebbero in azzurro.

L'incontro decisivo sarà quindi più avanti, non subito. Ve lo abbiamo rivelato su FcInterNews.it due giorni fa (rileggi qui), lo conferma La Gazzetta dello Sport oggi. In particolare, Moratti e De Laurentiis - e chi li rappresenta - hanno fissato per dopo la finale di Coppa Italia il summit che farà capire se veramente l'affare si può fare. Un summit decisivo per questo, dunque, per comprendere se si potrà trattare davvero. Servirà ancora tempo, ma i passi in avanti ci sono. E vengono soprattutto dall'Inter e da Lavezzi. Aspettando che il Napoli molli la corda, per un punto d'incontro che convenga a tutti. Per un Pocho felice, per un Napoli più ricco, per un'Inter più forte. E non dissanguata. Basta Pocho...

Gli inviti sono stati dispensati, i commensali si ritroveranno dopo la finale di Tim Cup e apparecchieranno il tavolo della trattativa. Nome della portata principale: Ezequiel Lavezzi. Banchetteranno Massimo Moratti e Aurelio De Laurentiis. L’argentino, da tempo nelle mire nerazzurre, ha rotto gli indugi e ha scelto l’Inter - con o senza la Champions League - con la quale potrebbe legarsi per cinque anni a 3,5 milioni a stagione. Scelta di vita, dicevamo in precedenti aggiornamenti, con Milano favorita sulla grigia Manchester (Mancini lo segue da tempo) e lo sperduto Daghestan (i soldi di Kerimov non sono tutto). La priorità è tutta dell’Inter, insomma, un bel punto a favore in tempi di ristrettezze economiche e cinghie tirate.

Però - come scrive la Gazzetta dello Sport - bisogna serrare i tempi, visto che i milioni russi e arabi sono sempre in agguato e il Napoli potrebbe anche cedere. Ci vuole genio e inventiva per poter chiudere una trattativa importante, con la società nerazzurra tesa a far abbassare la clausola rescissoria di 31 milioni di euro. Si tratta e si rilancia: Massimo Moratti mette sul tavolo l’intero cartellino di Pandev, autore di una buona stagione a Napoli, divenuto pedina fondamentale dello scacchiere di Walter Mazzarri, la metà di Davide Faraoni e il prestito gratuito di Juan Jesus, oltre a 15 milioni in cash. Ciò farebbe sì che la società nerazzurra non si privi di Andrea Ranocchia, difensore che i partenopei avevano voluto portare a Napoli lo scorso gennaio.

Il tutto nasce da una considerazione fatta dalla dirigenza, ovvero una possibile cessione di Lucio. Detto che all’Inter tutti possono partire se arriva un’offerta congrua, anche il difensore brasiliano potrebbe lasciare se Moratti ritesse eventuali offerte degne del blasone del numero sei nerazzurro. Motivo per cui l’ex Bari e Genoa verrebbe tenuto a forza in nerazzurro. Anche perché un investimento per il futuro, pagato oltre 15 milioni di euro, difficilmente dovrebbe essere ceduto a cuor leggero. In questo contesto perciò s’inserisce il prestito di Juan Jesus in azzurro.

Verso la Lazio - Guarin, Poli e Alvarez ok per Roma



Stanno bene i reduci da acciacchi pre e post derby. Alvarez ha lavorato a parte, ma contro la Lazio ci sarà. Così come Guarin e Poli. Il colombiano era uscito per affaticamento contro il Milan, ma non ha alcun problema al polpaccio martoriato. Recupero-lampo anche per l'ex Samp, che all'Olimpico sarà un'arma in più per Andrea Stramaccioni.

Pronto il futuro in società di Cordoba e Orlandoni



Il futuro di Ivan Cordoba e Paolo Orlandoni, due che tra poche settimane appenderanno gli scarpini al chiodo, sta per divenire più chiaro. Per il primo è previsto un ruolo di raccordo tra squadra e club, lasciando così a Gianfranco Bedin il compito di analizzare gli avversari attraverso apprezzatissime relazioni.

L’attuale terzo portiere nerazzurro, una volta messi in soffitta i guanti, entrerà nello staff dei preparatori dei portieri.

Cordoba rivela: "Lavorerò qui, ho sentito Moratti. Guarin e il triplete..."



Una grande carriera da difensore, 13 anni trascorsi nell'Inter dove ha praticamente vinto tutto da protagonista. Stiamo parlando di Ivan Ramiro Cordoba, che sabato, alla vigilia del derby col Milan, ha annunciato il ritiro al termine di questa stagione. Nel corso di una lunga intervista rilasciata ad un portale colombiano, il difensore nerazzurro ripercorre i perché della scelta, pensando però anche al futuro. Ecco quanto riporta FcInterNews.it: "L'ho fatto per la mia famiglia - spiega -. Quest'anno ho detto addio a molte persone, il fisico sta cominciando a farmi capire che è il momento di smettere e non è il caso di essere egoista, soprattutto nei confronti della mia famiglia. Voglio passare del tempo con i miei figli, giocare con loro, anche se so che la gente mi vorrebbe ancora in campo. Sicuramente mi fermo sul campo, ma ho già parlato con i dirigenti e col Presidente dell'Inter, spero di avere un incontro finale con loro in cui penso che tutto possa essere implementato e successivamente continuare a lavorare per questa azienda, cercando di vincere ancora di più di quanto fatto fino ad ora".

Poi si passa alla fase dei ricordi: "Non per essere un computer - spiega scherzando -, ma c'era la possibilità di andare in altre squadre europee: io però ho deciso di venire all'Inter. I primi anni altre squadre mi cercavano, addirittura mi hanno portato a rompere il rapporto col mio agente. Io volevo vincere almeno un trofeo qui, e il momento più bello è stato nel 2010, in cui abbiamo vinto tutto ciò che c'era da vincere e abbiamo portato il club sul tetto del mondo".

Una battuta anche su Fredy Guarin, suo connazionale e attuale centrocampista dei nerazzurri: "Fredy ha una grande personalità - spiega Cordoba -. Sta dimostrando quanto vale e si sta confermando qui all'Inter. Ha tutto per avere successo, deve giocare come lui è abituato a cogliere tutte le opportunità ed a disposizione per migliorare. Può raggiungere grandi successi. Uno dei miei obiettivi quando sono arrivato in Europa era quello di aprire le porte ai miei connazionali, e sono veramente contento di vedere tanti giocatori in Italia e in ambito europeo. Ma sono convinto si possa fare ancora meglio, in Colombia ci sono veramente dei grandi calciatori".

Rinnovi - Dopo Yuto e Castellazzi, toccherà a Obi



Tempo di rinnovi in casa nerazzurra, alcuni ormai definiti e altri a un passo. In precedenti aggiornamenti vi abbiamo già parlato dell’adeguamento di Yuto Nagatomo, che ha sottoscritto un contratto a 1,2 milioni l’anno più bonus, sino al 2017. Allunga di un altro anno il suo rapporto professionale con l’Inter anche Luca Castellazzi. In fase di adeguamento il contratto di Joel Obi, giocatore sul quale la dirigenza nerazzurra punta per il futuro.

Dagli studi di SportItalia, l'esperto di calciomercato Alfredo Pedullà ha parlato del futuro di Ezequiel Lavezzi:"Lavezzi la sua scelta l'ha già fatta, vuole passare all'Inter. Ora c'è bisogno di trovare l'accordo da parte dei due club. A questo punto mi sorprenderei se restasse a Napoli. I prossimi dieci giorni saranno decisivi per l'accordo tra i due club".

Nagatomo, è rinnovo: ingaggio quasi raddoppiato



Rinnovo di contratto in arrivo, come già riferito, per Yuto Nagatomo. Come ha spiegato l'esperto di mercato Di Stefano a Sky Sport 24, Yuto guadagnerà circa 1.2 milioni di euro all'anno fino al 2017, invece dei 700mila euro annuali del suo contratto attuale (che verrà rinnovato), che era invece in scadenza nel 2016. Quasi raddoppio dell'ingaggio, dunque, per Yuto che arrivò dal Cesena nel gennaio 2011.