FILM, il mondo del cinema su Zlatan is Zlatan

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view post Posted on 10/6/2009, 11:53     +1   -1
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Leggenda

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Bello anche "Adrift - Alla deriva".
Fa su Sky. Ispirato ad una storia vera, ed è il "continuo" di "Open Water".
Bel film, anche se l'idea finale poteva benissima venire prima.. :sizi:
 
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il LEO
view post Posted on 1/8/2009, 16:12     +1   +1   -1




Edward mani di forbice
Edward Mani di forbice è un film di Tim Burton del 1990, con Johnny Depp. Il film segna l'inizio di una sempre più stretta collaborazione tra lui e il regista, nonché l'instaurarsi definitivo della collaborazione tra il regista e il compositore Danny Elfman.

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Inter1908forever
view post Posted on 1/8/2009, 18:36     +1   -1




Angeli e Demoni
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Roma e il mondo sono in lutto per la morte del Santo Padre. Distrutto l'anello piscatorio, il camerlengo deve fare fronte al rapimento dei quattro cardinali favoriti alla successione pontificia e alla minaccia della distruzione della Città del Vaticano ad opera degli Illuminati, una confraternita venuta dal passato a rivendicare il primato della scienza sulla Chiesa e sullo Spirito. Riunito in Concistoro per eleggere il nuovo Papa, il collegio cardinalizio assolda Robert Langdon, docente di simbologia religiosa a Harvard. Nemico stimato della Chiesa, che non gli perdona la negazione dell'incarnazione del Verbo, il cavaliere accademico accetta l'investitura e parte alla volta della Capitale. Archiviati acredine e risentimento, il professore e gli uomini della Chiesa, armati di spirito e alabarda, collaboreranno alle indagini e alla risoluzione del mistero. Un mistero nascosto dentro le chiese e sotto le segrete della Città Eterna.
Ha ragione Umberto Eco, il piacere del lettore (e dello spettatore) non risiede nel godere della novità della storia, “che è fondamentalmente sempre la stessa”, ma nel ricorrere di uno schema narrativo fisso e nel ritrovare l'eroe noto, con le sue abitudini, le sue espressioni e le proprie tecniche di soluzioni dei problemi e dei misteri. È probabilmente per questa ragione che Ron Howard ha scelto di girare il sequel (letterario) di un prequel, introducendo l'identico, opportunamente aggiornato e sviluppato. Nel cuore spirituale di Roma e al centro del film, (ri)troviamo allora l'esimio professore Robert Langdon reduce da uno “scoop esoterico”, ansioso di lanciarsi in un'altra impresa di pensiero e di averla vinta sui cattivi di turno. Il campione della ragione, rielaborazione del John Nash di A Beautiful Mind, dovrà vedersela questa volta con una sedicente e antica confraternita, dentro le chiese romane e dentro un'abile miscela di esoterismo, storia dell'arte, fisica fondamentale, anima e anti-materia, revisionismo e provocazioni, al solito, in odore di blasfemia.
Tre anni dopo Il Codice da Vinci, best-seller di Dan Brown sulla natura umana di Cristo e il suo amore per la Maddalena, Ron Howard adatta per lo schermo Angeli e Demoni, prima avventura del nobile professore che muoverà verso una forma di esistenza superiore, verso l'eccellenza del cavaliere. Se la Chiesa edificata negli studios ha rimesso debiti e peccati a Robert Langdon, invitandolo in Vaticano per fare luce e dare “ragione” di una minaccia di matrice occulta, quella costruita sulla pietra (e sulla fede di Pietro) ha di nuovo avviato una campagna di boicottaggio e di contro informazione. Riconosciuto il diritto di indignarsi della narrativa da saccheggio di Dan Brown, ammessi i pregiudizi anticlericali e la singolare ignoranza dei cattolici, praticanti e non, in fatto di problemi scritturali e di storia della Chiesa, resta la domanda entro quali limiti tale posizione possa essere esercitata. Senza sottovalutare il ruolo del cinema e della letteratura nella formazione delle coscienze, è d'altra parte evidente quanto la cialtroneria della ricostruzione storica, che soltanto i blockbuster hollywoodiani possono esibire (e vantare), sia lontana dal produrre un qualsivoglia collasso del pensiero cattolico e della sua mitologia. Il fascino per la “teoria del complotto” e per la cosiddetta “storia alternativa” sono le ragioni che hanno mosso una fetta larga di lettori e che muoveranno una parte altrettanto consistente di spettatori, ansiosi di gustare il ritorno dell'attesa. Ma da almeno duemila anni il bisogno di mistero e la resa incondizionata alla seduzione dell'irrazionale valgono bene una crociata
 
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il LEO
view post Posted on 7/9/2009, 18:24     +1   -1




Videocracy - Basta apparire

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Un documentario che, a partire dalla trasmissione di uno strip casalingo di una delle prime televisioni private, affronta il tema del potere della televisione in Italia grazie a materiale di repertorio, a interviste esclusive a Lele Mora e a Fabrizio Corona e alla storia di un giovanotto fortemente intenzionato a diventare il Van Damme cantante della televisione.
Diciamolo subito a scanso di equivoci: per il pubblico italiano (sia che sia favorevole o sia che sia contrario a Berlusconi e al suo mondo) non c'è nulla di nuovo sotto il sole tranne qualche gustoso particolare di cui diremo. La vetrina veneziana diventa invece importante come trampolino di lancio per un reportage che batte bandiera svedese e che, quindi, può circolare all'estero. In quelle sedi oltre confine Videocracy potrà trovare la sua giusta collocazione e contribuire a un dibattito sulla situazione italiana.
Per quanto ci riguarda più da vicino, più che il Berlusconi sempre più orgogliosamente autoreferenziale che gli schermi televisivi ci propongono quotidianamente, risultano interessanti le vanità svelate con la guardia più abbassata del solito (si tratta di una produzione ‘nordica' no?) di Mora e Corona. Mora, dal candore che lo circonda (tutto è bianco intorno a lui nella sua villa in Sardegna) tira fuori l'anima nera che ha dentro con grande semplicità. Il suo cellulare di ultima generazione non solo suona “Faccetta nera” ma propone un video di montaggio in cui a immagini di Mussolini si alternano svastiche e altri aberranti simboli. Visto che vanta, non smentito, una grande amicizia con il premier c'è materia su cui meditare.
Corona invece si dichiara, con quella spavalderia proterva che gli si legge nello sguardo, un “Robin Hood” di nuova generazione. Ruba ai ricchi per dare a se stesso. Si esibisce nudo allo specchio e si fa riprendere mentre conta centinaia di euro. C'è poi l'illuso di turno che troverà meno del quarto d'ora di celebrità di warholiana memoria a “X-Factor”. Ma il ritornare su di lui a più riprese finisce con il far perdere di mordente all'intera operazione. Perché di suoi epigoni è ricco l'universo mediatico europeo e mondiale. I “Grandi Fratelli” (purtroppo) non esistono solo in Italia.
 
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view post Posted on 4/10/2009, 11:11     +1   -1
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Leggenda

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Ieri ho visto DISTRICT 9.

:giusto: m'è piaciuto!
 
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Boss®
view post Posted on 4/10/2009, 11:19     +1   -1




io: la ragazza che giocava col fuoco
 
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view post Posted on 4/10/2009, 11:20     +1   -1
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S'è ustionata?!
 
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Boss®
view post Posted on 4/10/2009, 11:23     +1   -1




CITAZIONE (Roberto· @ 4/10/2009, 12:20)
S'è ustionata?!

:mah:
 
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view post Posted on 4/10/2009, 11:27     +1   -1
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Leggenda

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:sor:
A parte questo, com'è stato?!
Anch'io volevo vedermelo, poi ho optato per District 9..
 
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Boss®
view post Posted on 4/10/2009, 11:28     +1   -1




CITAZIONE (Roberto· @ 4/10/2009, 12:27)
:sor:
A parte questo, com'è stato?!
Anch'io volevo vedermelo, poi ho optato per District 9..

carino...per essere un film made in Sweden
 
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>Danny<
view post Posted on 4/10/2009, 11:49     +1   -1




Oggi vado a vedere
BASTARDI SENZA GLORIA, 2h e 40 di lunghezza!!!
NON VEDO'ORA!!!!
 
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Boss®
view post Posted on 4/10/2009, 12:08     +1   -1




CITAZIONE (>Danny< @ 4/10/2009, 12:49)
Oggi vado a vedere
BASTARDI SENZA GLORIA, 2h e 40 di lunghezza!!!
NON VEDO'ORA!!!!

del mitico QUENTIN! :homer:
 
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Fra™
view post Posted on 4/10/2009, 14:04     +1   -1




CITAZIONE (Roberto· @ 4/10/2009, 12:20)
S'è ustionata?!

L'hanno mangiata alla fine del film...


Cmq... mitico Quentin! Voglio vederlo anch'io quel film...
 
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L'Interista
view post Posted on 4/10/2009, 18:59     +1   -1




MAR PICCOLO

FILM GIRATO A TARANTO

 
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view post Posted on 5/10/2009, 00:01     +1   -1

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DONNIE BRASCO:AL PACINO & JONNHY DEPP!
 
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