CALCIOPOLI

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.LeoPinto
view post Posted on 4/4/2012, 13:17     +1   -1




Moggi e Giraudo, il Coni conferma la radiazione

Gli ex dirigenti della Juventus esclusi a vita dalla Federcalcio

MILANO -  L'Alta Corte di Giustizia del Coni ha confermato la sentenza di radiazione per Luciano Moggi, Antonio Giraudo e Innocenzo Mazzini da ogni ruolo in Federcalcio. Gli ex direttore generale e amministratore delegato della Juventus e l'ex vicepresidente della Figc avevano presentato ricorso contro le decisioni dei primi due organi di giustizia sportiva.

I PRECEDENTI GRADI - I tre erano stati squalificati a vita della commissione disciplinare della Federcalcio per le vicende di Calciopoli il 15 giugno dello scorso anno e la sentenza era stata confermata quando, il 9 luglio, la Corte di giustizia federale aveva respinto i ricorsi.

LA MOTIVAZIONE - Moggi nel 2006 era stato sospeso per cinque anni. Successivamente la radiazione era stata motivata così dalla Federcalcio: «Il fatto che altri soggetti obbligati all'osservanza della normativa federale possano aver tenuto, in ipotesi tutt'ora da accertare, condotte analoghe a quelle acclarate nei confronti del Moggi dalle «sentenze rese», non fa venir meno la gravità di quanto contestato al deferito.

 
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Benno™
view post Posted on 4/4/2012, 17:18     +1   -1




ci mancherebbe altro
 
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il Poltergeist
view post Posted on 4/4/2012, 18:10     +1   -1




pronto il ricorso
al tribunale di Forum.

forum

 
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.LeoPinto
view post Posted on 5/4/2012, 11:28     +1   -1




Condanna numero 18, si avvicina la Seconda Stella

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L’Alta Corte di Giustizia ha respinto i ricorsi presentati da Antonio Giraudo, Innocenzo Mazzini e Luciano Moggi, confermando la sanzione irrogata dalla Corte di Giustizia Federale, che prevede la preclusione alla permanenza dei tre ricorrenti in qualsiasi rango o categoria della Federcalcio.

In sintesi, è stata confermata la radiazione dei due massimi dirigenti juventini dell’epoca aurea che Andrea Agnelli ha così sublimato: “Moggi era il più bravo di tutti”.


Ricapitoliamo i trionfi giudiziari della Vecchia Signora:

01 – 14 luglio 2006, primo grado di Calciopoli
02 – 25 luglio 2006, secondo grado di Calciopoli
03 – 27 ottobre 2006, arbitrato CONI su Calciopoli
04 – 18 giugno 2008, patteggiamento su schede sim svizzere
05 – 16 giugno 2011, radiazione di Moggi e Giraudo
06 – 9 luglio 2011, Calciopoli (II° grado), conferma della radiazione di Moggi e Giraudo.
07 – 18 luglio 2011, respinto in Figc l’esposto contro lo scudetto 2006 assegnato all’Inter.
08 – 19 marzo 2008, TAR del Lazio, respinto il ricorso di Moggi contro la squalifica in ambito sportivo.
09 – 22 maggio 2008, TAR del Lazio, respinto il ricorso di due associazioni di tifosi contro l’assegnazione dello scudetto 2006 all’Inter.
10 – 8 gennaio 2009, Caso GEA, Moggi condannato per violenza privata.
11 – 14 dicembre 2009. Calciopoli (rito abbreviato), condannato Giraudo per frode sportiva e associazione a delinquere.
12 – 8 febbraio 2011, TAR del Lazio respinge il ricorso presentato da Giùlemanidallajuve, condannata a pagare risarcimenti a Federcalcio, CONI e Inter.
13 – 25 marzo 2011, caso GEA (II° grado), confermata la condanna a Moggi per violenza privata.
14 – 8 novembre 2011, sentenza penale di Napoli: Moggi condannato a 5 anni e 4 mesi per associazione a delinquere.
15 – 9 novembre 2011, rigetto dell’esposto da parte dell’UEFA.
16 – 11 novembre 2011, Moggi condannato per minacce nei confronti di Baldini.
17 – 17 novembre 2011, dichiarazione di non competenza del TNAS.
18 – 4 aprile 2012, conferma della radiazione di Moggi e Giraudo.

19 – (…)

20 – (…). Un altro motivo per giustificare la Seconda Stella sulle maglie della Juventus.

http://www.bausciacafe.com/2012/04/05/cond...seconda-stella/
 
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.LeoPinto
view post Posted on 2/5/2012, 13:29     +1   -1




Il lupo e l’agnello con la stella di latta: la favola del terzo millennio

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E alla fine aveva ragione il lupo: perché l’agnello intorbidava le acque per davvero.

O, almeno, questo è il messaggio proditorio che il gregge vuole ora far passare.

In un paese in cui ogni stortura può assurgere a standard comportamentale generalmente accreditato (senza neppure suscitare, non dico sdegno, ma neanche meraviglia più di tanto nel consesso civile), non c’è da stupirsi se ci tocca ascoltare anche la versione riveduta e corretta della favola.

Nessuna sorpresa, quindi, se ‘in questa fiaba del terzo millennio’ il gioco delle parti sia stato arrogantemente sovvertito, se il vero lupo è in realtà proprio l’agnello che rivendica il suo buon diritto di intorbidare l’acqua e pure di farlo, indisturbato, per gli anni a venire.

La storia in questione però -da qualsiasi angolazione prospettica la si voglia guardare- assurge, al più, ai ranghi di una leggenda metropolitana di terza categoria (giusto per restare in tema con le tre stelle così care ai tifosi juventini, come si premurava di precisare, con trasporto, la conduttrice della Ds, bontà sua).

E allora, dopo aver sprecato fiumi di inchiostro dozzinale sull’asserita natura ‘cartolare’ degli scudetti altrui, ecco adesso spuntare fuori, nella ridicola vicenda italiota, addirittura una ‘stella di latta’: tanto per rimaner fedeli ad un’idea taroccata di calcio, di stile di vita e di valori.

Come se esistesse ‘anche-un-solo-elemento-di-fatto-uno’ in rerum natura per giustificare la pretesa più putativamente surrettizia che il genere umano ricordi (questioni giuridiche e teoremi di diritto non pare neanche il caso di scomodarli, stavolta), il mondo pallonaro già si mobilita in massa per discutere -nel tripudio generale, evviva!- la vexata quaestio di un titolo, prima ancora della sua assegnazione effettiva.

Suona peraltro un po’ eccessiva, a dire il vero, la sicurezza che tutti ostentano sulla destinazione finale di questo scudetto, con qualche partita ancora da giocare ed esperienze passate neppure troppo risalenti a ricordarci primati assegnati solo all’ultima giornata; e questa sicumera stride tanto più per l’evidente ipocrisia di condizionali ‘doverosi’, usati da cronisti e affini, che suonano vuoti come clausole di stile, visto l’impegno -emotivo ed elucubrativo- con cui già si affronta invece il dibattito.

Ribadisco, la questione non merita neppure di essere trattata su di un piano giuridico, tanto grottesca appare nei suoi contorni e nella credibilità stessa di chi prova a spenderla come plausibile perfino con il ricorso a ‘teoremi regolamentari’.

Non lo richiede per intanto, a meno di non diventare semi-seria più avanti, come solo in questo paese può riuscire -e sovente riesce, purtroppo- alle peggiori castronerie: e per questo, quindi, attendiamo fiduciosi gli sviluppi nel prosieguo, non mettendo limiti alla divina provvidenza né all’ovina tracotanza, beninteso.

E neppure all’ignavia del solito Don Abbondio, per carità.

Ora come ora, però, se persino taluni giornalisti -o presunti tali- paiono in grado di discernere da soli che non esistono margini per la realizzazione ‘in termini ufficiali’ di un assurdo paradosso negazionista e, se perfino un comico televisivo è in grado di citare diligentemente i riferimenti normativi secondo cui “tutto ciò che non è esplicitamente consentito dal regolamento di lega deve intendersi come invece vietato”, beh vuol dire allora che la questione sta già virando verso la soglia di ilarità generale.
E tutto il resto è noia, per davvero …

Con buona pace, quindi, di sofismi legali sulla ‘limitazione dei divieti ai soli sponsor’o alle ‘scritte dal contenuto offensivo’ (a proposito, è venuto forse in mente a qualcuno di questi illustri giuristi che ‘l’istigazione alla disobbedienza delle leggi’ sub specie di ‘mancato rispetto delle sentenze sportive e penali passate in giudicato’ costituirebbe forse qualcosina in più in termini di ‘offesa’ di una semplice scritta dal contenuto opinabile, fino ad integrare delle vere e proprie fattispecie di reato?), l’istinto sarebbe quello di invitare semplicemente tutti al buon senso, ma sappiamo anche come certune persone -e qualcuno in particolare più di altri- ne difettino …

Resta ovviamente ad alimentare il ‘molto rumore per nulla’ l’oltranzismo indefesso di menestrelli vari, aggiogati da sempre allo stesso carro, e persino quello di taluni ex calciatori (che hanno pensato bene di esprimersi come giurisperiti qualificati in tema perché, evidentemente, da ‘difensori di ruolo’ sono passati al ruolo di ‘difensori d’ufficio’): lasciamoli parlare tutti e pure tutti strepitare, tanto di altre pagliacciate -in più o in meno- non avvertiremo certo il peso, in questo barnum mediatico.

Anche se ne avremmo fatto sinceramente a meno, per una volta.

Restiamo dunque in attesa di assistere all’evento che tutti danno già per certo, e alle conseguenti parate trionfalistiche dell’assurdo -che non ci verranno di sicuro risparmiate- in una parossistica esaltazione dimostrativa priva di contenuti, e nella giostra di burattini e burattinai di questa commedia semi-seria (ma solo nelle intenzioni di chi la promuove), rammentando alla parte silente del gregge italiota (quella annoiata e presa ormai per sfinimento da una questione che solo apparentemente sembra non riguardarla), di pensare sempre dove si trovava il lupo quando accusava la propria vittima di avergli intorbidato le acque.

Senza dimenticare, nel frattempo, di fare i nostri auguri più sinceri di ogni bene e prosperità futura -esattamente come merita- all’agnello, al popolo ovino e … perché no? anche al povero lupo da sempre calunniato.



AVV. ELENA NITTOLI
 
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Benno™
view post Posted on 2/5/2012, 14:07     +1   -1




se vogliono la terza stella a questo punto gliene dai 30

senò che cazzo di senso ha metterla
 
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Aleksej Ivànovic
view post Posted on 19/10/2012, 13:21     +1   -1




Teniamo il conto: la ventitreesima sinfonia

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E’ arrivata alla fine un’altra condanna, l’ennesima, per i protagonisti dello scandalo conosciuto come “Calciopoli”. Mercoledì scorso la sezione giurisdizionale del Lazio della Corte dei Conti ha condannato infatti quattordici fra arbitri, ex arbitri e designatori coinvolti nello scandalo a pagare alla Federcalcio un forte risarcimento, una cifra vicina ai 4 milioni di euro complessivi, per danno all’immagine. In altre parole: queste persone con i loro comportamenti illeciti e con la partecipazione al sistema-Moggi hanno causato un danno di immagine -di credibilità, evidentemente- alla Federcalcio e devono quindi risarcirla economicamente. Con 4 milioni di euro. La lista dei quattordici parte da Paolo Bergamo (un milione di euro), Pierluigi Pairetto (800.000), Innocenzo Mazzini (700.000), Tullio Lanese e Massimo De Santis (mezzo milione a testa) e prosegue via via fino ad arrivare a Claudio Puglisi e Massimo Babini (10.000 euro).

L’ennesima prova -fa ridere anche solo scriverlo- del fatto che Calciopoli è esistita.

Calciopoli: una “ingiustizia senza prove” secondo Andrea Agnelli, il più grande scandalo della storia dello sport italiano secondo 23 sentenze di altrettanti tribunali.
Sentenze che, insieme ai ragazzi di Ruttosporc, ci siamo presi la briga di raccogliere. Per portare il conto, che non fa mai male.

01 – 14 luglio 2006, primo grado di Calciopoli
02 – 25 luglio 2006, secondo grado di Calciopoli
03 – 27 ottobre 2006, arbitrato CONI su Calciopoli
04 – 18 giugno 2008, patteggiamento su schede sim svizzere
05 – 16 giugno 2011, radiazione di Moggi e Giraudo
06 – 9 luglio 2011, Calciopoli (II° grado), conferma della radiazione di Moggi e Giraudo.
07 – 18 luglio 2011, respinto in Figc l’esposto contro lo scudetto 2006 assegnato all’Inter.
08 – 19 marzo 2008, TAR del Lazio, respinto il ricorso di Moggi contro la squalifica in ambito sportivo.
09 – 22 maggio 2008, TAR del Lazio, respinto il ricorso di due associazioni di tifosi contro l’assegnazione dello scudetto 2006 all’Inter.
10 – 8 gennaio 2009, Caso GEA, Moggi condannato per violenza privata.
11 – 14 dicembre 2009. Calciopoli (rito abbreviato), condannato Giraudo per frode sportiva e associazione a delinquere.
12 – 8 febbraio 2011, TAR del Lazio respinge il ricorso presentato da Giùlemanidallajuve, condannata a pagare risarcimenti a Federcalcio, CONI e Inter.
13 – 25 marzo 2011, caso GEA (II° grado), confermata la condanna a Moggi per violenza privata.
14 – 8 novembre 2011, sentenza penale di Napoli: Moggi condannato a 5 anni e 4 mesi per associazione a delinquere.
15 – 9 novembre 2011, rigetto dell’esposto da parte dell’UEFA.
16 – 11 novembre 2011, Moggi condannato per minacce nei confronti di Baldini.
17 – 17 novembre 2011, dichiarazione di non competenza del TNAS.
18 – 4 aprile 2012, conferma della radiazione di Moggi e Giraudo.
19 – 12 aprile 2012, il Tribunale della UE respinge il ricorso presentato da Giùlemanidallajuve
20 – 26 giugno 2012, Tribunale di Milano, rigetto della querela di Moggi a Carlo Petrini
21 – 30 giugno 2012, la Corte dei Conti respinge il ricorso Juventus decretando la FIGC non responsabile di danno erariale per essersi dichiarata non competente a decidere nel 2006.
22 – 12 settembre 2012, anche il Consiglio di Stato respinge il ricorso di Moggi che chiedeva la revoca della radiazione
23 – 17 ottobre 2012, la Corte dei Conti condanna 14 ex tesserati AIA a risarcire la FIGC per danno d’immagine

24 – (continua…)



http://www.bausciacafe.com/2012/10/19/teni...esima-sinfonia/
 
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Lionel Messi 10
view post Posted on 1/6/2016, 02:22     +1   -1




no ma quale calciopoli dai
 
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7 replies since 4/4/2012, 13:17   158 views
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