Questa è una questione che negli ultimi anni nelle facoltà di storia è parecchio dibattuta, e non c'è unanimità di giudizio. C'è chi dice che tra le due sono molte (troppe) le somiglianze e chi dice che, sebbene ci siano alcune cose in comune, siamo di fronte a due cose diverse. Io sono per la seconda corrente di pensiero. I motivi sono questi:
- mussolini basò TUTTA la sua politica sulla violenza, mentre i militanti di forza italia sono nel panorama italiano i più mansueti.
- mussolini prese il potere con la VIOLENZA (la marcia su roma), berlusconi con proposte concrete in campagna elettorale
- Berlusconi è un convinto CAPITALISTA, mentre il fascismo vuole annullare il captalismo.
- Ai tempi di Mussolini non ci fu resistenza nella società al progressivo aumento di CONTROLLO TOTALE, anche della vita quotidiana (adunate, camicia nera ecc),mentre ora berlusconi ha a che fare con SACCHE DI RESISTENZA che non riuscirebbe a debellare, come la magistratura, il mondo della scuola, gli stessi partiti di sinistra che ora a differenza degli anni 20' hanno anche essi un certo potere economico
- Ultimo ma non meno importante, Mussolini iniziò il ventennio fascista quando aveva 45 anni, Berlusconi sta iniziando, forse, ad essere autoritario adesso, ma ne ha 72, e speriamo che a 92 se ne sia già andato.
A contrario però non fanno ben sperare i recenti furori ANTIIMMIGRAZIONE e le recenti dichiarazioni di vari esponenti della destra di governo (Alemanno e La Russa) sul fatto che il fascismo non fosse il male assoluto.
In definitiva penso che la politica di berlusconi sia coerente con i valori della nuova destra americana ed europea. dirò di più: mi sento più al sicuro con berlusconi che non con altri esponenti di destra dal dubbio passato come Alemanno.
Sono stato abbastanza chiaro o non si capisce niente?