Eccolo! Questo articolo è del 3 Dicembre 2003:
«Migliaia di persone che cercano solo di essere mangiate»
Processo choc in Germania: il cannibale confessaQuattro ore di orrore in aula: Armin Meiwes racconta come ha ucciso, filmato e divorato un uomo con il suo consensoKASSEL (GERMANIA) - Per quattro ore l'orrore è stato di scena ieri al tribunale di Kassel, in Germania, dove si è aperto il processo al «cannibale di Rotenburg», come viene chiamato l'imputato del primo caso di cannibalismo giudicato in Germania. Con voce serena e suadente, il 42enne tecnico di computer di Rotenburg ha confessato di aver ucciso e divorato un uomo con il suo consenso. Un racconto minuzioso, dettagliato fin nei minimi particolari per un delitto macabro che sta intrigando e facendo inorridire la Germania.
RACCONTO RACCAPRICCIANTE - Armin Meiweis aveva conosciuto la vittima, l'ingegnere berlinese Bernd-Juergen Brandes di 43 anni, con un annuncio su Internet nel quale cercava candidati disposti a farsi macellare. Il seguito sembra la sceneggiatura di un nuovo film su Hannibal Lecter. La notte fra il 9 e 10 marzo 2001, in una soffitta predisposta per il macello della sua villa abbandonata con 42 stanze a Rotenburg (Assia dell'est) si compie il delitto. Dopo che l'ospite venuto da Berlino aveva ingerito 20 tranquillanti e bevuto una bottiglia di alcool, il carnefice gli taglia il pene e assieme a lui se lo mangia. Dieci ore dopo, di notte, dopo che la vittima perde coscienza per la forte perdita di sangue, gli taglia la gola e lo fa a pezzi. Quindi mette le parti del corpo sezionate in buste di plastica e le surgela. Col tempo le ha mangiate pezzo dopo pezzo. «Ogni volta che mangiavo un pezzo di carne - ha riferito Meiwes oggi in aula - mi ricordavo di lui. È stato come fare la comunione».
TRA RABBIA E FELICITA' - Una videocamera tenuta accesa la sera del delitto ha filmato passo passo tutte le scene dell'orrore. Il film sarà mostrato, a porte chiuse, come materiale di prova alla prossima udienza del processo, lunedì. Durante il delitto Meiwes ha detto di avere provato «al contempo odio, rabbia e felicità». «Lo squartamento del corpo mi ha divertito, il momento dell'uccisione è stato terribile».
SOGNO INFANTILE - Fin da bambino, ha raccontato, aveva fantasie di squartare e mangiare i compagni di scuola che gli piacevano: «l'ho desiderato tutta la vita». Da adulto film di zombi o con scene cruente e carneficine hanno eccitato la sua fantasia.
Da piccolo, con una madre forte e un padre che aveva
abbandonato presto la moglie e i tre figli, era afflitto dalla solitudine: quando il fratello maggiore se ne andò di casa per studiare «mi sentii solo e totalmente abbandonato»: si inventò un «fratello immaginario» cui diede il nome Frank.
Ed è proprio con lo pseudonimo 'Franky' che Meiwes, a metà del 2000, un anno dopo la morte della madre, si mette in cerca sulla rete della vittima disposta a farsi macellare e mangiare.
Solo il pensiero si tagliare un corpo umano, il corpo di «un uomo giovane bello e snello», lo eccitava sessualmente, ha confessato. Con l'ingegnere di Berlino capì che il sogno poteva diventare realtà: «lui è serio, desidera veramente di essere macellato», pensò della vittima.
Dopo il primo delitto cannibalesco, l'imputato ha incontrato altri cinque uomini che si erano offerti in Internet come possibili vittime ma alcuni non facevano al caso: chi era troppo grasso chi non si è fatto più sentire dopo che lui gli ha detto chiaro e tondo: «Se vieni devi sapere che sarà la tua
ultima venuta». E a quanto pare i volontari non mancavano: «Ci sono centinaia, migliaia di persone che cercano solo di essere mangiate», ha affermato Meiwes davanti all'allibito uditorio del tribunale.
CAPACE DI INTENDERE - Dagli esami risulta che l'imputato è in pieno possesso delle sue facoltà mentali. Per l'accusa si tratta di omicidio a fini di soddisfazione sessuale. La difesa ribatte invece che la vittima era consenziente e che al massimo di può parlare di aiuto all'eutanasia.
PROCESSO - Il processo, per il quale sono stati riempiti 34 raccoglitori di carte, è fissato in 14 udienze e dovrebbe terminare a fine gennaio. Saranno ascoltati 38 testimoni e diversi esperti. Per la giustizia si tratta di una sfida senza precedenti: nessun precedente giuridico, un reato che non esiste nel codice penale e una vittima consenziente.
INDAGINI - Al cannibale di Rotenburg, la polizia è giunta dopo una segnalazione di uno studente di Innsbruck che si era imbattutto in Internet in un annuncio per la ricerca di vittime. In una perquisizione nel dicembre 2002 nella sua residenza cadente di campagna trovava quattro buste da congelatore con carne umana e una buca con delle ossa e un teschio nel giardino. Secondo gli inquirenti, l'imputato ha mangiato almeno venti chili di carne umana.
03 Dicembre 2003
Fonte Corriere della Sera